Assistenza Domiciliare San Vito dei Normanni

Il Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori

Assistenza Domiciliare San Vito dei Normanni

Il Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori è stato affidato in gestione alla Cooperativa Amani dal Comune di San Vito dei Normanni in data 19 ottobre 2009.

Il Servizio sta diventando sempre più una risorsa in molte realtà, ampliando così il quadro degli interventi territoriali possibili, poiché ha come finalità quella di aiutare e stimolare i bambini a sviluppare le proprie potenzialità e risorse per affrontare le difficoltà che incontrano nel percorso di crescita, ed accompagnare le loro famiglie ad essere consapevoli e protagonisti del loro cambiamento.

La famiglia è un contesto centrale nel processo di costruzione dell’identità individuale e della socialità dei minori. È un contesto che in relazione a questo processo, affronta e accompagna transizioni evolutive diverse e significative, che segnano la conquista progressiva di identità più autonome e integrate da parte dei figli.

Una famiglia che “sta bene” è una famiglia capace di provvedere ai bisogni di sviluppo, educativi, di salute, di cultura, materiali, spirituali, di tutti i suoi membri, ma questa è una condizione dinamica più che statica, un processo, più che uno stato.

Pensare al benessere del bambino significa riconoscere che il diritto del bambino a vivere «nel migliore dei mondi possibili e nel migliore dei modi» è un diritto relazionale: è sì un diritto soggettivo, ma che si realizza all’interno di una struttura relazionale, in cui sono rilevanti non le persone fisiche, in carne e ossa, ma le relazioni di interdipendenza che le uniscono.

OBIETTIVI

Il Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori è rivolto a nuclei familiari, quindi a minori e famiglie a rischio di emarginazione.

Obiettivo generale
Salvaguardare l’autonomia delle famiglie e la permanenza dei minori nel proprio nucleo familiare, contrastando l’istituzionalizzazione nonché elevare la qualità della vita di ogni componente dello stesso ed evitare il fenomeno dell’isolamento e dell’emarginazione, mediante interventi di supporto differenziato alla famiglia.

Il Servizio intende attivare strategie operative per rimuovere le cause dei disagi, tenendo presente che uno degli obiettivi più importanti della tutela del minore, non è quello di sottrarlo ad una famiglia che non lo educa correttamente, ma è soprattutto quello di recuperare la sua famiglia d’origine all’esercizio del suo ruolo di comunità educante. Esso mira a costruire modalità di interazione e proposte centrate sulla quotidianità della vita familiare e quindi sulle fatiche e le opportunità che le famiglie si trovano a fronteggiare giorno per giorno. Lavorare con la quotidianità della vita familiare significa entrare e “condividere” uno spazio “abitato”. Abitare significa sentirsi “domiciliati” in un spazio-territorio relazionale, appartenere ad un mondo e trovare in esso il senso per la propria storia.

Alla luce di quanto premesso gli OBIETTIVI da perseguire sono i seguenti:

  • Rendere autosufficiente il nucleo e ridurre temporaneamente il disagio.
  • Prevenire l’allontanamento dei minori dal loro contesto di vita familiare e sociale.
  • Rafforzare le figure parentali (informal helpers), recuperando le risorse della famiglia stessa.
  • Recuperare i rapporti del minore e della sua famiglia con il territorio, costruendo una rete di legami tra il nucleo e l’ambiente.
  • Promuovere un processo di cambiamento reale nella famiglia di appartenenza del minore, al fine di migliorare la loro qualità della vita.
  • Supportare la famiglia sul piano educativo e dell’accudimento.
  • Fornire ai minori un supporto educativo che li aiuti a riformulare le attribuzioni di senso dei loro contesti vitali.
  • Attuare un sistema di aiuto a rete con una conseguente maggiore integrazione e collaborazione tra servizi plurimi e operatori appartenenti a figure professionali diverse tra pubblico e privato sociale e volontariato.
  • Valutare i risultati in modo da garantire la qualità del servizio.

Gli obiettivi specifici saranno indicati nei Piani di Lavoro che verranno elaborati per ogni singola famiglia, in rapporto alle esigenze che scaturiranno dall’analisi dei bisogni.

CRITERI PER L’ACCESSO AL SERVIZIO

Al Servizio possono accedere tutte le famiglie in difficoltà temporanea che necessitano di un supporto quotidiano tramite richiesta ai Servizi Sociali territoriali, presentandosi al “primo ascolto”.

Per l’accesso al Servizio, il Comune, per quanto di propria competenza, effettua una valutazione del bisogno complessivo del nucleo familiare, al fine di definire risposte complessive, uniche e personalizzate.

La valutazione del bisogno si conclude con la predisposizione, da parte della Cooperativa, di progetti d’intervento individualizzati, in accordo con la persona o con la famiglia, ove possibile, che indichino la natura del bisogno, la complessità e l’intensità dell’intervento, la sua durata, le fasi di verifica del percorso e i responsabili della gestione del caso.

COMPETENZE PROFESSIONALI

Il Servizio prevede al suo interno figure professionali con compiti diversificati:
n. 1 Coordinatore,  n. 1 Educatrice, n. 3 Ausiliarie Domiciliari.


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