Si è tenuta ieri, martedì 6 maggio, la seduta straordinaria monotematica del consiglio comunale, in memoria di Papa Francesco alla presenza dell’arcivescovo della diocesi di Brindisi – Ostuni, Giovanni Intini, il prefetto Luigi Carnevale e tutti i componenti del consiglio comunale dei ragazzi.
I lavori si sono aperti con l’intervento del presidente del consiglio comunale, Gabriele Antonino, che ha poi dato la parola al sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze VETRUGNO FRANCESCO.
Quest’ultimo ha voluto rendere omaggio all’operato di Papa Francesco con queste parole:
“Buongiorno a tutte e a tutti, ringrazio per l’invito ricevuto dal Presidente Antonino e da tutti i membri del Consiglio Comunale di Brindisi.
Oggi qui ho l’onore di rappresentare il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze e tutti i membri dei Consigli Scolastici della città con i quali ho avuto modo di condividere le poche parole che vorrò dire.
“Non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! Voi… Attraverso di voi entra il futuro nel mondo”.
Da queste parole voglio iniziare a raccontarvi alcune attenzioni di Papa Francesco che mi sono rimaste più nel cuore.
Oggi tutti ci sentiamo più soli, orfani, ma depositari di valori che hanno trovato, in questi anni, in lui una fonte di grande ispirazione, di forza e di certezze.
I suoi insegnamenti continueranno a guidare le scelte che faremo negli anni a venire, nella vita di tutti i giorni.
“La pace è artigianale”, questo diceva il nostro Papa, non la costruiscono solo i potenti con le loro scelte e i loro trattati internazionali. La pace la costruiamo anche noi, nelle nostre case, in famiglia, tra vicini di casa, a scuola, a basket, nei quartieri dove abitiamo. La costruiamo aiutando un migrante per strada, visitando un anziano solo, rispettando la Terra maltrattata.
Ecco, allora, la sua denuncia della “cultura dello scarto”, con il richiamo alla responsabilità contro la devastazione ambientale.
Ed ancora l’attenzione alle persone in “questa casa chiamata mondo”: la cura di tutti e di ciascuno senza mai dimenticare nessuno, il Papa prendeva a cuore le situazioni delle persone. Diceva proprio a noi ragazzi e ragazze, che una delle cose più importanti nella vita è ascoltare, imparare ad ascoltare. Quando una persona ti parla, aspettare che finisca per capirla bene e, poi, se te la senti, dire qualcosa. Ma è importante l’ascoltare.
Papa Francesco, parlando proprio a noi ragazzi, ha detto di sognare cose grandi, di non aver paura di farlo, di non restare a guardare ma di essere noi stessi protagonisti del cambiamento, di essere capaci di fare qualcosa per avere un futuro migliore, iniziando proprio dalla scuola, rispettando le persone, le cose, imparando a non escludere nessuno.
Abbracciare la vita, diceva il Papa, non essere mai pigri, ma andare nel mondo, dico io nella nostra città e nei nostri quartieri, a portare gioia, impegno e speranza.
In conclusione mi piace ricordare la bellissima amicizia esistente tra Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che mi/ci riporta alla presenza forte durante tutto il suo pontificato ai valori presenti nella Costituzione Italiana … Artigiani di Democrazia ecco l’augurio che faccio.
Grazie”
Il consiglio è poi proseguito con gli interventi delle autorità presenti e dei vari capigruppo dei partiti politici. La seduta si è conclusa con un minuto di silenzio in memoria del Pontefice.
Per i ragazzi e le ragazze presenti è stato un momento di forte commozione e responsabilità. Responsabilità che li chiama ad essere cittadini consapevoli con una grande missione da perseguire, e per quella che è loro tenacia, raggiungibile e fattibile!